La Perugia che non funziona
Le segnalazioni dei cittadini
Certo non si può avere la perfezione ma a tutto c'è un limite: anche alla "non perfezione"!
La buona politica di un Comune inizia dal risolvere le necessità più utili e necessarie ai cittadini come, ad esempio, la manutenzione di strade e le infrastrutture ecc... che siano, sempre, adeguate alle loro necessità.
(Le segnalazioni possono essere indirizzate a: newscitypg@gmail.com )

PERUGIA E LA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI.
(c'è qualcosa che non torna!)
La TARI? A Perugia è come l'erba dei piccoli parchi: ogni anno cresce e non viene mai tagliata!
E il servizio raccolta rifiuti?
Sempre più scarso ed inefficiente!
Può capitare di vedere contenitori dedicati, colmi a tal punto che non si possono serrare con le apposite chiavi. Ma perché?
È naturale se i contenitori colmi (per qualche giorno) sono 10 in tutta la città!
È naturale se i contenitori colmi (per qualche giorno) sono 100 in tutta la città!
È naturale si i contenitori colmi (per qualche giorno) sono 1000 in tutta la città!
Ma, se questi contenitori, in tutta la città, per molti giorni sono stracolmi c'è qualcosa di fondo che non funziona!
Le possibilità, di questa incresciosa situazione sono due; o i contenitori dei vari utenti sono insufficienti alle loro necessità o la raccolta per lo svuotamento è gestita male o viene fatta ad intervalli troppo dilatati.
Comunque sia, noi cittadini, siamo sempre pronti a giustificare e perdonare la nostra amministrazione, se siamo dalla parte politica di chi ci governa, altrimenti pronti a criticare (giustamente o ingiustamente) il loro operato.
Ma quando la misura è colma allora facciamo delle task force per cambiare le situazioni! Ma con quale risultato? Staremo a vedere!
Giampiero Tamburi (Perugia Social City)

QUELLI DEL COMUNE DALLA DURA CERVICE!
Se hai tempo e ti metti a cercare delle situazioni simili nel comune di Perugia, tra strade e parcheggi, ne trovi una infinità in quello stato ma, oggi, parliamo del parcheggio del cimitero di Pieve di Campo!
Quel piazzale, antistante e di servizio a quel cimitero, è un esempio lampante di come il nostro comune si comporta quando sarebbe invece opportuno e intelligente asfaltare in toto gli spazi e le strade che gli competono.
Sono anni su anni che fanno lo stesso errore ed ancora non si rendono conto che sbagliando e sbagliando, riescono a bruciare i soldi dei contribuenti senza un utile scopo.
Perché? Presto detto!
Dove sarebbe necessario asfaltare ex novo tutto il piazzale del parcheggio, già da tempo immemorabile, chiudono, con qualche centimetro di bitume, le antiche (nonché numerose) buche di cui è ben fornito il medesimo (come si vede bene dalle foto).
Le quali, naturalmente, non fanno che ritornare al loro stato naturale (di buche) dopo pochissimo tempo che si è speso tempo e denaro, per far finta di ripararle.
Non c'è altro da dire; fuorché constatare l'evidenza del fatto che se insistono a intervenire in questo assurdo modo (e lo fanno in qualsiasi parte del territorio comunale), siamo sempre "daccapo a quindici" ed i cittadini, o chi vi transita che siano tali o no, si troveranno sempre nella necessità di prestare attenzione non tanto al traffico quanto ad essere impegnati in uno "slalom speciale" per dribblare le medesime, onde evitare danni alla propria auto che, naturalmente, il comune sarà sempre pronto a non pagare i danni eventuali!
Giampiero Tamburi (Perugia Social City)
E LA DIGNITÀ DEI CITTADINI?
La dignità dei cittadini si tutela anche tagliando l'erba nei parchi al momento opportuno.
Il rispetto per gli spazi pubblici e la loro manutenzione è fondamentale per preservare la dignità e il benessere della comunità. Tagliare l'erba anche nei piccoli parchi al momento giusto non è solo una questione di estetica, ma anche di sicurezza e salubrità, permettendo a tutti di godere di aree verdi curate. È un gesto che valorizza il territorio e dimostra attenzione ai bisogni dei cittadini. Credo che siano questi piccoli gesti quotidiani che costruiscono un ambiente piacevole per tutti e che fanno stimare la propria amministrazione comunale per come porta avanti il suo lavoro.
Giampiero Tamburi (Perugia Social City)
L'ennesimo episodio di criminalità a Fontivegge!
Sotto questo aspetto, Perugia, è davvero inquietante.
Secondo le notizie riportate sui giornali (31 Marzo), una lite tra due uomini, un peruviano e un ecuadoriano, è degenerata in violenza, con l'uso di un machete. Il peruviano ha riportato una ferita al volto, mentre l'ecuadoriano è stato disarmato e denunciato. Questo evento si inserisce in un contesto di tensioni crescenti nella zona, già, come chi abita a Perugia conosce benissimo, segnalata per episodi di degrado, insicurezza e criminalità più o meno gravi.
Questi fatti sollevano domande importanti sulla sicurezza pubblica e sulla necessità di interventi più incisivi per prevenire simili episodi.
Non credo che si possa parlare di una "condanna divina." La criminalità a Fontivegge, come in altre aree urbane, è spesso il risultato di fattori complessi: disuguaglianze sociali, mancanza di opportunità, e talvolta una gestione inefficace delle risorse pubbliche. Piuttosto che una maledizione, è una sfida che richiede soluzioni concrete e collaborative.
Da come questi incresciosi episodi si protraggono nel tempo e di come, i vari sindaci che sono passati da parecchi anni a questa parte, non siano stati capaci di migliorare il suo stato, anche se i medesimi si sono impegnati in tal senso mettendoci la loro faccia, sembra quasi che si possa parlare di una "condanna divina." ma la realtà della criminalità a Fontivegge, come in altre aree urbane, sappiamo benissimo che è il risultato di fattori complessi: disuguaglianze sociali, mancanza di opportunità, e talvolta una gestione inefficace delle risorse pubbliche. Piuttosto che una maledizione è, sostanzialmente, una sfida che richiede soluzioni concrete e collaborative.
Ed allora, i nostri politici comunali, cercassero altre strade da percorrere in tal senso magari, se ci riescono, lasciando da parte le proprie posizioni politiche di partito o critiche, non costruttive, alle loro opposizioni e forse, con questi presupposti, riusciranno a dare concrete soluzioni al problema.
Giampiero Tamburi (Perugia Social City)
Perugia È!
Una
buona amministrazione comunale si fonda sulla capacità di rispondere
in modo efficace e tempestivo ai bisogni immediati dei cittadini.
Questo approccio implica una serie di azioni e principi
chiave:
Ascolto
attivo:
L'amministrazione
deve essere costantemente in contatto con la comunità, attraverso
incontri pubblici, sondaggi, e canali di comunicazione aperti, per
comprendere le esigenze e le preoccupazioni dei cittadini.
Priorità
ai servizi essenziali:
Garantire
l'efficienza e l'accessibilità dei servizi fondamentali, come la
raccolta dei rifiuti, la manutenzione delle strade, l'illuminazione
pubblica, e l'assistenza sociale.
Rapidità
di intervento:
Rispondere
prontamente alle emergenze e ai problemi segnalati dai cittadini,
dimostrando reattività e capacità di risoluzione.
Trasparenza
e comunicazione:
Informare
i cittadini sulle attività dell'amministrazione, sulle decisioni
prese, e sulle risorse disponibili, promuovendo la partecipazione e
la fiducia.
Collaborazione
con la comunità:
Coinvolgere
i cittadini e le associazioni locali nella pianificazione e
nell'attuazione di progetti e iniziative, valorizzando le competenze
e le risorse del territorio.
Sostenibilità:
Le
amministrazioni devono anche tenere conto delle necessità future,
quindi devono pianificare la sostenibilità dei servizi.
In
sintesi, una buona amministrazione comunale si impegna a costruire un
rapporto di fiducia con i cittadini, basato sull'ascolto, sulla
trasparenza, e sulla capacità di rispondere in modo concreto alle
loro esigenze.
Giampiero Tamburi (Creator digitale)
VIA JACOPONE DA TODI? L'ULTIMA VIA DELLA CITTÀ!
Alla cortese (ma forse anche doverosa) attenzione della Signora Vittoria Ferdinandi, Sindaco si Perugia.
Nelle foto a corredo è evidenziato lo stato pietoso in cui versa l'asfalto di via Jacopone da Todi.
Una via che sembra dimenticata dalle Amministrazioni del nostro Comune.
Perché dimenticata? Presto detto!
L'asfalto che vide la luce, per la prima volta in quella via, risale, addirittura, al 1963 e da allora si sono solo visti interventi con una quantità di asfalto davvero ridicola e solo nelle "voragini" che il tempo ci regalava (e ci regala) o solamente nel caso che furono effettuati lavori, tipo tubazioni per il gas ecc…
Poi, finalmente, a Febbraio dell'anno scorso (2024), l'Amministrazione Romizi, promise una totale asfaltatura ma solamente della fine della strada (la più disastrata da come si vede nelle foto): in effetti gli ultimi cento metri.
Addirittura mettendo cartelli di divieto di sosta dove dovevano essere effettuati i lavori.
Ho detto "dovevano" perché, naturalmente, tutto venne dimenticato. Dimenticato forse perché erano tempi di rinnovo del primo cittadino e per altro non c'era tempo (!) e i poveri residenti non videro il ben che minimo realizzo e tutto restò tale e quale!
Per ciò; fermo restando la "dimenticanza" dell'Amministrazione passata, i suddetti cittadini residenti si chiedono se anche la nuova Amministrazione resta nelle posizioni della vecchia o se, volesse il caso, facendoci mente locale, un pensierino provvedendo alla sua sistemazione (magari quanto prima)!
Giampiero Tamburi (Creator digitale)