La Perugia che non funziona
Le segnalazioni dei cittadini
Certo non si può avere la perfezione ma a tutto c'è un limite: anche alla "non perfezione"!
La buona politica di un Comune inizia dal risolvere le necessità più utili e necessarie ai cittadini come, ad esempio, la manutenzione di strade e le infrastrutture ecc... che siano, sempre, adeguate alle loro necessità.
(Le segnalazioni possono essere indirizzate a: newscitypg@gmail.com )

DEGRADO DEL PARCO RIMBOCCHI (e non solo)
L'erba è stata tagliata!
Dopo una marea di proteste da parte dei residenti l'erba è stata tagliata!
Una goccia di decoro su un mare di degrado!
Tanto per dirne alcune:
l'illuminazione è inesistente; come pure panchine inutilizzabili.
Giochi per bambini talmente esigui che si perdono in uno spazio infinito, quando sono utilizzabili!
Dulcis in fundo, ma non ultima cosa, accessi al parco per nulla percorribili con sicurezza, come una discesa talmente ripida e combinata male che il solo affrontarla mette in pericolo anche le gambe più buone o una scalinata che per come è ridotta (nelle foto molto visibile) fa vergogna anche solo a chiamarla tale, adatta solo a rompersi qualche osso.
Il
Parco Rimbocchi di Perugia è un'area verde che ancora
versa
in condizioni di grave degrado. L'associazione "Perugia Social
City" ha più volte denunciato questa situazione nel corso degli
anni, sottolineando la necessità di interventi da parte
dell'amministrazione comunale.
Ecco
la storia
più
significativa degli
interventi e delle segnalazioni dell'associazione:
-
2019:
L'associazione "Perugia: Social City", tramite Giampiero
Tamburi, segnala lo stato di abbandono del parco, con strutture
fatiscenti, scarsa illuminazione e un livello di incuria che lo rende
inutilizzabile per la collettività. Evidenziava,con
ciò,
la necessità di una riqualificazione che andasse oltre la semplice
gestione ordinaria e che considerasse il parco come un luogo vitale
per i residenti.
- 2022:
In occasione di un evento chiamato "Elce & Friends",
svoltosi al Parco Rimbocchi, l'associazione ha partecipato,
dimostrando il suo impegno nel cercare di rivitalizzare l'area.
L'evento ha visto la partecipazione di altre associazioni e attività
commerciali, con l'obiettivo di offrire momenti di svago e
socializzazione.
-2025
(recentemente): Nelle ultime settimane, il degrado del parco è
tornato al centro dell'attenzione mediatica. Diversi articoli di
giornale riportano le denunce dei residenti e delle associazioni, tra
cui "Perugia Social City", che lamentano la presenza di
erbacce alte, rifiuti abbandonati e un'assoluta mancanza di
manutenzione. Si sottolinea come il parco, un tempo luogo di incontro
per famiglie, bambini e sportivi, sia ora inaccessibile e
insicuro.
In
sintesi, l'associazione "Perugia Social City" ha una storia
di interventi e segnalazioni che risale ad anni fa, evidenziando
costantemente il degrado del Parco Rimbocchi e chiedendo
all'amministrazione comunale di agire con urgenza. Le denunce più
recenti del giugno 2025 mostrano che la situazione non è migliorata
e che il problema persiste.
A questo punto sono evidenti, come il sole di mezzogiorno in una giornata di piena estate, le intenzioni dell'amministrazione comunale.
Che essa sia di destra, di sinistra, di centro o delle fasce esterne laterali, non fa nessuna differenza; è chiaro che non vuole interferenze di sorta; va dritta per la sua strada, tracciata senza tenere presente le lamentele sulle necessità dei propri cittadini. Noi di "Perugia Social City" scommettiamo che nel suo capitolato di intervento economico per la manutenzione del verde pubblico (come per altri interventi in altri settori infrastrutturali) non esiste una sezione che si possa chiamare "Necessità per il benessere dei cittadini" o qualcosa di simile!
Giampiero Tamburi (Coordinatore Perugia Social City)
IL LAMENTO DEL CIMITERO DI PIEVE DI CAMPO
COSÌ È COME DOVREBBE ESSERE:
La
gestione di un cimitero comunale, come quello di Pieve di Campo a
Perugia, comporta sia costi che ricavi per l'amministrazione
comunale. L'obiettivo è spesso quello di garantire un equilibrio
economico-finanziario del servizio.
Ecco
cosa ci guadagna (o può guadagnare) il Comune:
1.
Proventi dalle concessioni:
-
Concessioni
di loculi, cellette ossario e aree per tombe di famiglia: Questa è
la principale fonte di entrata per i cimiteri. I cittadini pagano una
tariffa al Comune per il diritto di utilizzare uno spazio cimiteriale
per un determinato periodo di tempo (generalmente 30 o 99 anni per i
loculi, anche meno per le cellette ossario). Questo denaro serve a
coprire i costi di costruzione e manutenzione delle strutture.
-
Diritti
di utilizzo del suolo: Anche per le tombe a terra, il Comune incassa
una tariffa per l'occupazione del suolo pubblico.
2.
Proventi dai servizi cimiteriali:
-
Diritti
di istruttoria pratiche: Il Comune percepisce una tariffa per la
gestione delle pratiche amministrative relative a sepolture, es
tumulazioni, esumazioni, cremazioni, ecc.
-
Servizi
accessori: In alcuni casi, il Comune può fornire direttamente o
attraverso concessioni a terzi servizi come l'illuminazione votiva,
la pulizia delle tombe, la vendita di fiori, ecc., incassando un
corrispettivo.
- Entrate
per esumazioni ed es tumulazioni: Quando vengono eseguite queste
operazioni, il Comune può applicare delle tariffe.
3.
Manutenzione e sviluppo del patrimonio:
-
Se
la gestione è efficiente e genera un surplus, il Comune può
reinvestire questi proventi nella manutenzione ordinaria e
straordinaria del cimitero (es. rifacimento viali, giardini,
ristrutturazione di cappelle e strutture esistenti) e nella
costruzione di nuovi loculi o aree di inumazione per far fronte alla
domanda futura.
- Questo
garantisce che il cimitero sia sempre in condizioni decorose e
funzionali, un servizio essenziale per la comunità.
4.
Controllo e Regolamentazione:
-
Indipendentemente
dai proventi economici, il Comune ha un ruolo fondamentale nel
garantire il rispetto delle normative igienico-sanitarie e delle
disposizioni di polizia mortuaria. Mantiene il controllo sulla
gestione e sullo sviluppo del cimitero, che è un bene pubblico e un
luogo di memoria e culto.
Cosa
il Comune non "guadagna" nel senso di profitto, ma che è
un obiettivo:
- Copertura
dei costi: Spesso l'obiettivo primario non è il lucro, ma la
copertura dei costi di gestione e investimento del servizio
cimiteriale. I cimiteri sono considerati servizi pubblici a domanda
individuale, e le tariffe dovrebbero tendere a coprire i costi,
inclusi ammortamenti e oneri finanziari.
-
Efficienza
e decoro: Un cimitero ben gestito contribuisce al decoro urbano e
offre un servizio dignitoso alla cittadinanza, aspetto che ha un
valore sociale e civico.
In
sintesi, il Comune di Perugia, gestendo il cimitero di Pieve di Campo
(direttamente o tramite concessione a terzi), trae guadagno dai
proventi delle concessioni e dei servizi, che vengono poi utilizzati
per coprire i costi di gestione, manutenzione e sviluppo del cimitero
stesso, garantendo un servizio essenziale e dignitoso alla comunità.
INVECE COSÌ È LA REALTÀ:
La vera realtà dei fatti, di quel cimitero (manutenzione ecc..), la vedete nelle foto allegate e in più c'è da dire che quest'anno si deve pagare l'energia elettrica, per le lampade votive, con 4 mesi di anticipo rispetto agli anni precedenti che, nella normalità, viene richiesto il loro pagamento alla fine di Novembre (il motivo sarà, forse, perché avranno qualche scadenza da pagare alle ditte che eseguono i lavori delle nuove cappelle e non vogliono anticipare i denari dal bilancio comunale?)!
Giampiero Tamburi (Perugia Social City (Perugia 22 Giugno 2025)
COME NATURA CREA IL COMUNE CONSERVA!
Ma noi cittadini di Perugia ci siamo mai chiesti il perché le nostre lamentele, a parte ascoltate in rarissime occasioni per le quali bisognerebbe indagarne i veri motivi delle loro soddisfazioni, non hanno mai trovato e non trovano tutt'ora, una adeguata risposta?
Sto parlando per quanto riguarda le denunce della cattiva manutenzione delle varie infrastrutture come, tanto per citarne alcune; la mancata manutenzione dei piccoli spazi verdi con l'erba talmente alta che se un padre, una madre o dei nonni vi perdessero i loro pargoli, sarebbe una impresa titanica il ritrovarli. Oppure come (tutte) le strade della città le quali sono ridotte realmente all'osso, tra buche, dossi o cunette, che si rischia di frantumare il mille pezzi le nostre disgraziate autovetture che hanno la sfortuna di passarvi sopra. O ancora la buona parte dei marciapiedi talmente disconnessi o mancanti che per come sono ridotti, portano disagio a tutti ma maggiormente alle persone con disabilità, perché mancanti di rampe di accesso o, ancor più fastidioso, perché le automobili vi fanno ore di sosta impedendone il passaggio pedonale e raramente (per dirla tutta) non vi è nessuno della Polizia Locale che si vede a elevare la giusta sanzione.
Ben s'intende, senza dirlo, che queste problematiche sussistono solo iniziando dalle immediate zone dopo lo splendido centro storico fino al più remoto quartiere ma mai sopra lo stesso centro storico!
E purtroppo, per mancanza di spazio, mi debbo fermare qui anche se l'elenco è molto più lungo e doloroso!
A loro merito ringraziamo, sicuramente, i nostri sindaci e i nostri amministratori che si sono succeduti nel corso degli anni, i quali sono stati capaci di elevare la cultura della città attraverso incontri mirati alla sua storia, all'arte e ad altri argomenti di valore intellettuale che sono stati messi in atto nel tempo e per i quali l' Associazione "Perugia Social City" applaude a piene mani ma ricordando in ogni momento, agli stessi amministratori comunali, passati e presenti, che la buona amministrazione di una comunità inizia sempre dal soddisfare le più immediate necessità per il pieno benessere della medesima o, quanto meno, ad arrivare al massimo punto possibile...e questo, secondo il parere della nostra Associazione, non sembra che ci siano stati sforzi, ne in questo ne in altri tempi passati, che vadano verso questi obbiettivi.
Giampiero Tamburi (Ass. Perugia Social City)
LA LINGUA BATTE DOVE IL DENTE DUOLE! (Punto e a capo)
Le strade di Perugia sono un disastro!
Questo tutti lo vedono e non è una novità perché questa sgradevole e pericolosa situazione è da molti anni che è in atto!
Ma quello che sanno in pochi è la storia dell'asfalto di via Jacopone da Todi.
Una strada ridotta ai minimi termini che farebbe arrossire di vergogna la Giunta comunale, ammesso che gli interessasse minimamente e avessero la bontà e la voglia di venire a vederla personalmente.
Diceva una mia vecchia professoressa dell'Istituto dove frequentavo le lezioni della mia gioventù; "Ragazzi, non potete pretendere strade come il piano di un biliardo!".
Aveva pienamente ragione ma, c'è una notevole differenza "tra una pioggia regolare e il diluvio universale!" perché, nella via suddetta, è proprio questo che sta succedendo al disgraziato asfalto che non viene rinnovato fin dagli anni '60!
Che ne dite? Sarebbe il caso che la nostra amata Sindaca (o chi per essa) ci farebbe un pensierino sopra?
L'amministrazione uscente già da 2 anni aveva promesso di sistemarla. Addirittura aveva messo anche dei nastri di divieto di sosta per inizio lavori ma poi, visto che in Comune si sentiva odore del cambio di amministrazione, o vuoi per chissà quale altro motivo, tutto è finito a "tarallucci e vino".
Ma ora, vista l'impellente necessità di procedere ad una nuova asfaltatura, cosa dovrebbero fare i residenti per essere ascoltati e soddisfatti nella loro esigenza?
Portare la strada a palazzo comunale non si può e allora scacco matto? No di sicuro!
Forse presentare una petizione, con le firme di tutti i cittadini residenti, per una richiesta di intervento? Buona idea! Se le suppliche dei cittadini trovano una resistenza spietata da chi, da questo orecchio non sente, attrezziamoci per questo e facciamone molta pubblicità sui giornali!
Giampiero Tamburi (Coordinatore Perugia Social City)
L'INFINITO SOTTO IL CIELO DI PERUGIA
Cosa c'è di più infinito a Perugia che la situazione del grave problema della zona di Fontivegge? Credo nulla!
Giustamente le opposizioni di oggi, che erano la maggioranza di ieri, protestano a voce piena, contro la maggioranza di oggi che era l'opposizione di ieri, per la brutta situazione di criminalità che insiste e persiste in quel quartiere della città. E fanno bene!
Come facevano bene a protestare, quelli della maggioranza di oggi quando erano l'opposizione contro la maggioranza di ieri !
Tutto regolare: è il gioco delle parti!
A pensarci bene, tutto questo, mi ricorda quando, da ragazzetto, giocavo a ping-pong nell'Oratorio dei Salesiani in Corso Garibaldi; solamente che allora era un gioco, tra due giocatori, con le racchette e la pallina sul tavolo diviso da una rete mentre, oggi, questo "ping-pong" si gioca sulla pelle dei cittadini di Perugia e sopratutto, su quella dei residenti,
Ora, come ultimo muro di contrasto a questa pericolosa situazione del quartiere, hanno decretato Fontivegge come "Zona Rossa".
Per quattro mesi, a partire de Giugno, divieti e controlli rafforzati per garantire maggior sicurezza!
Dicono che queste azioni sono parte di una strategia più ampia di rigenerazione sociale, culturale ed economica del quartiere.
Cose
grosse dunque (!).
Speriamo
che questa "ennesima" trovata sia risolutiva per togliere il
colore "Rosso" dal quartiere!
Sinceramente ho i miei dubbi
che ciò sia risolutivo per la questione della sicurezza in ballo ma,
al contrario di come si dice, provar non nuoce, se non si riuscisse a
risolvere la questione, ai cittadini nuocerebbe; ed anche parecchio!
Giampiero Tamburi (Coordinatore di "Perugia Social City")

PERUGIA E LA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI.
(c'è qualcosa che non torna!)
La TARI? A Perugia è come l'erba dei piccoli parchi: ogni anno cresce e non viene mai tagliata!
E il servizio raccolta rifiuti?
Sempre più scarso ed inefficiente!
Può capitare di vedere contenitori dedicati, colmi a tal punto che non si possono serrare con le apposite chiavi. Ma perché?
È naturale se i contenitori colmi (per qualche giorno) sono 10 in tutta la città!
È naturale se i contenitori colmi (per qualche giorno) sono 100 in tutta la città!
È naturale si i contenitori colmi (per qualche giorno) sono 1000 in tutta la città!
Ma, se questi contenitori, in tutta la città, per molti giorni sono stracolmi c'è qualcosa di fondo che non funziona!
Le possibilità, di questa incresciosa situazione sono due; o i contenitori dei vari utenti sono insufficienti alle loro necessità o la raccolta per lo svuotamento è gestita male o viene fatta ad intervalli troppo dilatati.
Comunque sia, noi cittadini, siamo sempre pronti a giustificare e perdonare la nostra amministrazione, se siamo dalla parte politica di chi ci governa, altrimenti pronti a criticare (giustamente o ingiustamente) il loro operato.
Ma quando la misura è colma allora facciamo delle task force per cambiare le situazioni! Ma con quale risultato? Staremo a vedere!
Giampiero Tamburi (Perugia Social City)

QUELLI DEL COMUNE DALLA DURA CERVICE!
Se hai tempo e ti metti a cercare delle situazioni simili nel comune di Perugia, tra strade e parcheggi, ne trovi una infinità in quello stato ma, oggi, parliamo del parcheggio del cimitero di Pieve di Campo!
Quel piazzale, antistante e di servizio a quel cimitero, è un esempio lampante di come il nostro comune si comporta quando sarebbe invece opportuno e intelligente asfaltare in toto gli spazi e le strade che gli competono.
Sono anni su anni che fanno lo stesso errore ed ancora non si rendono conto che sbagliando e sbagliando, riescono a bruciare i soldi dei contribuenti senza un utile scopo.
Perché? Presto detto!
Dove sarebbe necessario asfaltare ex novo tutto il piazzale del parcheggio, già da tempo immemorabile, chiudono, con qualche centimetro di bitume, le antiche (nonché numerose) buche di cui è ben fornito il medesimo (come si vede bene dalle foto).
Le quali, naturalmente, non fanno che ritornare al loro stato naturale (di buche) dopo pochissimo tempo che si è speso tempo e denaro, per far finta di ripararle.
Non c'è altro da dire; fuorché constatare l'evidenza del fatto che se insistono a intervenire in questo assurdo modo (e lo fanno in qualsiasi parte del territorio comunale), siamo sempre "daccapo a quindici" ed i cittadini, o chi vi transita che siano tali o no, si troveranno sempre nella necessità di prestare attenzione non tanto al traffico quanto ad essere impegnati in uno "slalom speciale" per dribblare le medesime, onde evitare danni alla propria auto che, naturalmente, il comune sarà sempre pronto a non pagare i danni eventuali!
Giampiero Tamburi (Perugia Social City)
E LA DIGNITÀ DEI CITTADINI?
La dignità dei cittadini si tutela anche tagliando l'erba nei parchi al momento opportuno.
Il rispetto per gli spazi pubblici e la loro manutenzione è fondamentale per preservare la dignità e il benessere della comunità. Tagliare l'erba anche nei piccoli parchi al momento giusto non è solo una questione di estetica, ma anche di sicurezza e salubrità, permettendo a tutti di godere di aree verdi curate. È un gesto che valorizza il territorio e dimostra attenzione ai bisogni dei cittadini. Credo che siano questi piccoli gesti quotidiani che costruiscono un ambiente piacevole per tutti e che fanno stimare la propria amministrazione comunale per come porta avanti il suo lavoro.
Giampiero Tamburi (Perugia Social City)
L'ennesimo episodio di criminalità a Fontivegge!
Sotto questo aspetto, Perugia, è davvero inquietante.
Secondo le notizie riportate sui giornali (31 Marzo), una lite tra due uomini, un peruviano e un ecuadoriano, è degenerata in violenza, con l'uso di un machete. Il peruviano ha riportato una ferita al volto, mentre l'ecuadoriano è stato disarmato e denunciato. Questo evento si inserisce in un contesto di tensioni crescenti nella zona, già, come chi abita a Perugia conosce benissimo, segnalata per episodi di degrado, insicurezza e criminalità più o meno gravi.
Questi fatti sollevano domande importanti sulla sicurezza pubblica e sulla necessità di interventi più incisivi per prevenire simili episodi.
Non credo che si possa parlare di una "condanna divina." La criminalità a Fontivegge, come in altre aree urbane, è spesso il risultato di fattori complessi: disuguaglianze sociali, mancanza di opportunità, e talvolta una gestione inefficace delle risorse pubbliche. Piuttosto che una maledizione, è una sfida che richiede soluzioni concrete e collaborative.
Da come questi incresciosi episodi si protraggono nel tempo e di come, i vari sindaci che sono passati da parecchi anni a questa parte, non siano stati capaci di migliorare il suo stato, anche se i medesimi si sono impegnati in tal senso mettendoci la loro faccia, sembra quasi che si possa parlare di una "condanna divina." ma la realtà della criminalità a Fontivegge, come in altre aree urbane, sappiamo benissimo che è il risultato di fattori complessi: disuguaglianze sociali, mancanza di opportunità, e talvolta una gestione inefficace delle risorse pubbliche. Piuttosto che una maledizione è, sostanzialmente, una sfida che richiede soluzioni concrete e collaborative.
Ed allora, i nostri politici comunali, cercassero altre strade da percorrere in tal senso magari, se ci riescono, lasciando da parte le proprie posizioni politiche di partito o critiche, non costruttive, alle loro opposizioni e forse, con questi presupposti, riusciranno a dare concrete soluzioni al problema.
Giampiero Tamburi (Perugia Social City)
Perugia È!
Una
buona amministrazione comunale si fonda sulla capacità di rispondere
in modo efficace e tempestivo ai bisogni immediati dei cittadini.
Questo approccio implica una serie di azioni e principi
chiave:
Ascolto
attivo:
L'amministrazione
deve essere costantemente in contatto con la comunità, attraverso
incontri pubblici, sondaggi, e canali di comunicazione aperti, per
comprendere le esigenze e le preoccupazioni dei cittadini.
Priorità
ai servizi essenziali:
Garantire
l'efficienza e l'accessibilità dei servizi fondamentali, come la
raccolta dei rifiuti, la manutenzione delle strade, l'illuminazione
pubblica, e l'assistenza sociale.
Rapidità
di intervento:
Rispondere
prontamente alle emergenze e ai problemi segnalati dai cittadini,
dimostrando reattività e capacità di risoluzione.
Trasparenza
e comunicazione:
Informare
i cittadini sulle attività dell'amministrazione, sulle decisioni
prese, e sulle risorse disponibili, promuovendo la partecipazione e
la fiducia.
Collaborazione
con la comunità:
Coinvolgere
i cittadini e le associazioni locali nella pianificazione e
nell'attuazione di progetti e iniziative, valorizzando le competenze
e le risorse del territorio.
Sostenibilità:
Le
amministrazioni devono anche tenere conto delle necessità future,
quindi devono pianificare la sostenibilità dei servizi.
In
sintesi, una buona amministrazione comunale si impegna a costruire un
rapporto di fiducia con i cittadini, basato sull'ascolto, sulla
trasparenza, e sulla capacità di rispondere in modo concreto alle
loro esigenze.
Giampiero Tamburi (Creator digitale)
VIA JACOPONE DA TODI? L'ULTIMA VIA DELLA CITTÀ!
Alla cortese (ma forse anche doverosa) attenzione della Signora Vittoria Ferdinandi, Sindaco si Perugia.
Nelle foto a corredo è evidenziato lo stato pietoso in cui versa l'asfalto di via Jacopone da Todi.
Una via che sembra dimenticata dalle Amministrazioni del nostro Comune.
Perché dimenticata? Presto detto!
L'asfalto che vide la luce, per la prima volta in quella via, risale, addirittura, al 1963 e da allora si sono solo visti interventi con una quantità di asfalto davvero ridicola e solo nelle "voragini" che il tempo ci regalava (e ci regala) o solamente nel caso che furono effettuati lavori, tipo tubazioni per il gas ecc…
Poi, finalmente, a Febbraio dell'anno scorso (2024), l'Amministrazione Romizi, promise una totale asfaltatura ma solamente della fine della strada (la più disastrata da come si vede nelle foto): in effetti gli ultimi cento metri.
Addirittura mettendo cartelli di divieto di sosta dove dovevano essere effettuati i lavori.
Ho detto "dovevano" perché, naturalmente, tutto venne dimenticato. Dimenticato forse perché erano tempi di rinnovo del primo cittadino e per altro non c'era tempo (!) e i poveri residenti non videro il ben che minimo realizzo e tutto restò tale e quale!
Per ciò; fermo restando la "dimenticanza" dell'Amministrazione passata, i suddetti cittadini residenti si chiedono se anche la nuova Amministrazione resta nelle posizioni della vecchia o se, volesse il caso, facendoci mente locale, un pensierino provvedendo alla sua sistemazione (magari quanto prima)!
Giampiero Tamburi (Creator digitale)