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MondoStrano

(Fatti strani del pianeta terra )


PER LE GUERRE NEL MONDO?

"Più che il dolor poté il digiuno": (petrolio, gas, materie prime ecc...)

Il fatto che solo alcuni conflitti armati, come quello in Ucraina e quello tra Israele e Hamas in Palestina, ricevano una copertura mediatica predominante, mentre altri vengono trascurati, si spiega principalmente con la rilevanza geopolitica, gli interessi nazionali e la vicinanza culturale ed economica dei Paesi coinvolti.
Tuttavia, anche altri fattori giocano un ruolo cruciale nel plasmare l'attenzione dell'opinione pubblica.
Fattori che influenzano l'attenzione mediatica.
La copertura mediatica dei conflitti non si basa sulla gravità o sul numero di vittime, ma è guidata da una serie di criteri che determinano la scelta delle notizie.
Rilevanza Geopolitica: I conflitti che coinvolgono superpotenze o attori regionali di grande importanza strategica attirano un'attenzione sproporzionata. La guerra in Ucraina, ad esempio, riguarda direttamente il confine orientale dell'Europa e coinvolge una grande potenza nucleare, la Russia. Le sue conseguenze si ripercuotono sull'intera economia globale, specialmente nei settori dell'energia e dell'agricoltura. Allo stesso modo, il conflitto israelo-palestinese è al centro delle dinamiche del Medio Oriente, una regione cruciale per gli equilibri energetici e le alleanze internazionali.
Prossimità Geografica e Culturale: Le guerre che si verificano in Paesi geograficamente e culturalmente vicini, come l'Ucraina per l'Europa, tendono a suscitare maggiore empatia e un senso di minaccia più immediato. La condivisione di valori, culture e, in alcuni casi, legami storici, rende più facile l'identificazione del pubblico occidentale con le vittime di tali conflitti.
Interessi Economici: I conflitti che minacciano gli interessi economici globali, come le rotte commerciali o le forniture di materie prime, sono naturalmente al centro dell'attenzione. La guerra in Ucraina ha causato instabilità nei mercati finanziari e ha avuto un impatto diretto sull'inflazione e sul costo della vita in molti Paesi. Anche il conflitto in Medio Oriente ha effetti diretti sui prezzi del petrolio e sulle catene di approvvigionamento.
Copertura Giornalistica: Spesso la copertura mediatica è limitata dalla capacità dei giornalisti di operare in sicurezza. In molti Paesi in cui i conflitti sono in corso, la situazione è troppo pericolosa per inviare corrispondenti esteri. Questo rende molto più difficile ottenere informazioni dirette e aggiornate, riducendo la visibilità del conflitto.
Teorie della Cospirazione e Disinformazione: La natura e la direzione dei conflitti possono essere influenzate da narrazioni distorte o teorie della cospirazione, che hanno un impatto sull'agenda mediatica e sulla percezione del pubblico.
Conflitti dimenticati.
Nel mondo esistono decine di conflitti che ricevono poca o nessuna attenzione mediatica, nonostante le gravi conseguenze umanitarie. Alcuni esempi includono:
Repubblica Democratica del Congo: Un conflitto decennale che ha causato milioni di morti, spesso definito "la guerra più letale del mondo dopo la Seconda Guerra Mondiale", ma che riceve una copertura minima.
Sudan e Sudan del Sud: Guerre civili, carestie e crisi umanitarie che continuano a mietere vittime senza che l'attenzione globale sia sufficiente per mobilitare un'azione internazionale significativa.
Yemen: Un conflitto che ha portato a una delle peggiori crisi umanitarie del mondo, con milioni di persone a rischio di carestia, eppure raramente compare sulle prime pagine dei giornali.

In definitiva questo è il comportamento del nostro mondo e di chi ci comanda. Appunto "Più che il dolor poté il digiuno"

Giampiero Tamburi (coordinatore associazione gruppo informale "Perugia Social City".